Sono trascorsi quasi cinque anni dall’inizio della pubblicazione di Archivoz Magazine. In tutto questo tempo abbiamo visto come, a poco a poco, il progetto è cresciuto e si è evoluto grazie al lavoro e all’impegno di un team sempre più coinvolto e motivato.

Abbiamo iniziato questo percorso con un gruppo di nove persone che è cresciuto fino a raggiungere le cinquanta che lo compongono oggi.

Abbiamo anche ampliato i nostri orizzonti, pubblicando in altre lingue e creando team di editing in diverse regioni del mondo per essere presenti in più di ventidue paesi e cinque continenti, diffondendo la pratica archivistica i suoi problemi, i i suoi punti di riflessione e le sue storie di successo in giro per il mondo.

Per questo ci siamo avvalsi della collaborazione di professionisti ed esperti che, attraverso articoli informativi e interviste, ci hanno aiutato a riflettere e diffondere il nostro patrimonio culturale ma, soprattutto, a valorizzare il lavoro di tutte le persone che recuperano, analizzano, classificano, conservano e diffondono i fondi e le collezioni delle istituzioni della memoria.

In questi anni abbiamo riflettuto sui problemi dell’amministrazione elettronica, della digitalizzazione o delle tendenze tecnologiche nell’automazione e nella conservazione. Abbiamo visto collezioni e ‘gioielli’ documentali molto interessanti provenienti da archivi e musei di tutto il mondo. Abbiamo parlato di fonti informative, di interoperabilità, di memoria, diritti umani, trasformazione digitale e trasparenza.

Abbiamo discusso sul mercato del lavoro nel settore, sull’associazionismo e sull’importanza dell’unione del gruppo professionale. Siamo stati relatori di tutti i tipi di progetti legati all’archivio, al cinema, all’archeologia, alla storia, alla linguistica, al restauro o all’antropologia. Abbiamo visto l’importanza dell’arte negli archivi e degli archivi nei processi di creazione artistica o nelle arti dello spettacolo.

Diversi esperti ci hanno avvicinato alle evoluzioni tecnologiche che forse trasformeranno la pratica archivistica in futuro, come il deep learning o la blockchain. Ma abbiamo anche avuto il tempo di affrontare altri temi più classici come la standardizzazione, la catena di custodia, la formazione professionale, l’alfabetizzazione informatica o il digital divide. Ma, soprattutto, abbiamo parlato delle persone e del lavoro che svolgono dietro i loro file.

Abbiamo intervistato professionisti noti che ci hanno rivelato i dettagli delle inchieste giornalistiche in cui si analizzano milioni di documenti per scoprire casi di corruzione internazionale. Ci hanno parlato di data journalism, archivi fotografici, progetti, studi e inchieste.

Il nostro desiderio è di continuare a svolgere questo lavoro di divulgazione per molti anni ancora. Per questo nel 2022 abbiamo rinnovato l’immagine della rivista con un Web design più attuale e ottimizzato per la lettura su tutti i tipi di dispositivi. Presentiamo anche modifiche nell’accesso ai contenuti: questo nuovo sito Web è stato progettato in modo che ci sia una pagina principale con gli ultimi contenuti pubblicati in ogni lingua in modo che il medesimo contenuto in tutte le lingue non appaia nella stessa pagina.

Sperando che vi piaccia, Vi ringraziamo per il vostro continuo supporto nel corso degli anni e vi incoraggiamo a continuare a leggere e collaborare con Archivoz.

Víctor Villapalos

Víctor Villapalos

Fondatore e CTO

 

Direttore Generale della Società Spagnola di Documentazione e Informazione Scientifica | Responsabile dell’Archivio Storico della Provincia di Spagna della Congregazione dei Religiosi di Jesús-María

Noemi Ortega Raventós

Noemi Ortega Raventós

Direttore Generale

Archivista nella British Library del Regno Unito

Vance Woods

Vance Woods

Director del equipo para UK y USA

 

Library Technician 3/Oregon State University

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